venerdì 16 dicembre 2011

L'importanza della numerazione ed organizzazione dello schema elettrico e dell'impianto elettrico industriale


Iniziamo con la premessa che per eseguire un impianto elettrico industriale a regola d'arte ci sono diverse strade e alcune fondamentali regole da seguire.
La prima fondamentale regola è che l'impianto deve essere correttamente dimensionato, la seconda a mio parere è che il cablaggio deve essere numerato secondo criteri facilmente intuibili.
Il progettista dell'impianto, ha quindi in carico la responsabilità di dimensionare correttamente l'impianto e di creare una numerazione dei fili, dei cavi e dei componenti il più semplice possibile.
Nel precedente post ho spiegato le regole principali per eseguire le varie numerazioni, l'organizzazione in zone della macchina, la numerazione dei cavi e delle scatole a seconda della zona nelle quali vengono installate.
In questo post invece spiegherò perché la numerazione dei fili e dei componenti deve seguire la regola del numero di pagina, quello che descrivo non è comunque l'unico sistema e nemmeno il più corretto per effettuare questo tipo di numerazione ma a mio parere è il migliore.

Mettiamo il caso che uno schema sia composto da un grosso numero di pagine supponiamo 200, districarsi all'interno dello schema potrebbe risultare un impresa impossibile, ma se ad esempio il teleruttore K1334 non si accende seguendo la regola del numero di pagina sapremo che a pagina 133 troveremo la bobina del teleruttore e che sotto di essa saranno descritte le pagine nelle quali si trovano i contatti.

La regola consiste nel numerare i componenti e i fili con il numero di pagina e dove è possibile di colonna rispetto alle pagine nella quali sono disegnati, ma non finisce qui, solitamente la numerazione delle pagine è a 3 cifre quindi per comodità e per mantenere uno standard le pagine dello schema di cui sopra inizieranno dalla 100 in su.

Ad esempio aprendo una scatola di derivazione oppure il quadro elettrico potrebbe risultare possibile trovare il filo 12305, e sicuramente a pagina 123 troveremo il filo in questione con indicate le varie connessioni.

Questo metodo permette al personale addetto al cablaggio di individuare sempre in modo facile e veloce la pagina dello schema alla quale stanno lavorando, quindi la logica cablata di quel determinato componente o filo.
Il sistema risulta inoltre molto utile in fase di collaudo, in quanto se un componente all'interno del quadro non funziona e il tecnico intende controllarne il cablaggio, sarà sufficiente leggere il numero del componente e si individuerà la pagine, inoltre se invece il problema di cablaggio o il guasto è già chiaro basterà leggere il numero del filo.
Gli stessi principi sono applicabili in fase di assistenza e quindi nella delicatissima fase di ricerca di un guasto, magari insieme al cliente, che potrebbe non essere esperto in materia elettrica.
Il personale non addetto non dovrebbe mettere mano agli impianti, ma si sa come vanno queste cose, la macchina non funziona il cliente ha bisogno che ritorni a funzionare al più presto, ed il risultato sarà che il cliente si trasformerà nelle braccia del tecnico addetto all'assistenza...
Quindi con un impianto correttamente numerato in tutte le sue parti, senza dimenticare la numerazione dei morsetti e delle morsettiere, sarà più semplice ogni futura operazione di controllo o modifica.
Lo schema in fine deve sempre rispettare realmente le varie connessioni per consentire in ogni caso la rintracciabilità di tutti i componenti e di tutte le parti dell'impianto.

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