Arrivati a questo punto è possibile iniziare il vero e
proprio progetto.
È quindi necessario cerare le varie zone, i moderni CAD CAE
ovvero cad dedicati al disegno elettrico, ci aiutano. Ad esempio il software
Eplan P8 permette di creare la così detta struttura del progetto.
Non e indispensabile utilizzare un CAD dedicato, ma la
gestione di un complesso impianto elettrico può risultare ingestibile con un
prodotto non indicato.
Questo non è nient’altro che un diagramma ad albero, delle
famose zone descritte nei precedenti post, nelle quali sono contenute le pagine
dove lo schema è effettivamente disegnato.
Un’ altro punto importante è la struttura del cartiglio, a
mio parere ogni pagina deve contenere 8 colonne entro le quali disegnare questo
permetterà di non inserire troppi componenti per ogni singola pagina a patto
che sotto ogni colonna si inserisca ad esempio un singolo ingresso connesso ad
un sensore.
Come decritto nella fase precedente dividendo in otto parti
il cartiglio e utilizzando una pagina ad esempio per disegnare 8 ingressi
oppure 8 uscite, risulterà possibile ottenere un ordinato elenco degli I/O.
È comunque possibile non elencare gli I/O ovvero ingressi e
uscite di seguito o consecutivamente nello schema, potrebbe risultare più
conveniente distribuirli all’interno dello schema a seconda delle esigenze,
questo comunque è un aspetto che per il momento è possibile trascurare.
Iniziando quindi a disporre i componenti nelle varie zone ci
troveremo con il dover creare delle linee di alimentazione dedicate alla zona,
che successivamente dovranno essere disegnate nella parte dedicata alla
distribuzione delle varie alimentazioni, distribuzione che in seguito dovrà
essere correttamente dimensionata.
Successivamente possiamo disporre la serie di ingressi ai
quali verranno connessi i sensori trascurandone tranquillamente il percorso che
effettivamente i conduttori seguiranno.
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